Verghereto è uno di quei luoghi dove i confini sono talmente labili per cui la cartina dice Romagna, ma l'accento tipico del dialetto dice Toscana..terra di confine dunque.
Il territorio di Verghereto, prevalentemente montuoso, regala paesaggi mozzafiato che includono luoghi di fede e meditazione, come l'eremo di Sant'Alberico, fondato da S. Romualdo prima dell'anno mille e raggiungibile solo percorrendo la tortuosa mulattiera, incantevoli aree verdi e bucoliche come le cascate dell'Alferello o maestose cime da cui sgorga il fiume "sacro ai destini di Roma", il Tevere.
Le eccellenze culinarie sono numerose con una menzione speciale per i frutti dimenticati, tra cui spicca la pera cocomerina (o pera ubriaca, dal colore rosso della polpa che la avvicina a quello tipico del vino), la cui massiccia diffusione ha reso Verghereto un vero e proprio presidio di Slow Food.
Queste vette e questi luoghi sono stati anche teatro in passato, di atroci stragi di matrice nazifascista, una su tutte quella di Tavolicci: all'alba del 22 luglio 1944, un gruppo di soldati mise a ferro e fuoco l'intero l'intera borgata, uccidendone quasi tutti gli abitanti.
Persiste ancora oggi la Casa museo dell'Eccidio, tempio di memoria e di speranza per le future generazioni.