Castel d’Alfero è un piccolo borgo, un luogo magico in cui si respira intatto - dal XV secolo- il fascino medievale. È suggestivamente arroccato su una formazione marnoso-arenacea sul torrente Alferello, affluente del Para e quindi del Savio.
Nasce come un "castrum", un accampamento fortificato con rocca e torre, nonchè due porte di accesso al borgo centrale: di queste ne rimane soltanto una superstite, così come possiamo ancora ammirare piccole testimonianze della cinta muraria.
Nonostante lo stato di abbandono in cui versa, é stato inserito dal FAI nell'elenco del patrimonio nazionale da salvare: Castel d'Alfero é un'enclave, ovvero un territorio interamente chiuso dentro i confini di un altro comune (fa parte politicamente, infatti, del comune di Sarsina, mentre si trova geograficamente all'interno di quello di Verghereto) ed era sede di un castello medioevale con tanto di mura, poi distrutte nel 1968 e di cui ora rimangono poche rovine.
Accanto alla vecchia fortezza sorge il piccolo oratorio della Madonna della Neve, in pietra serena - di cui queste zone sono ricchissime e le cui cave sono ancora produttive e visitabili- la cui costruzione é da attribuire ad una miracolosa nevicata d' agosto, in un anno imprecisato della tradizione popolare locale.